“La flotta di veicoli a noleggio o in sharing sulle strade italiane ha quasi raggiunto quota 1 milione: ogni giorno per ragioni di business e turismo oltre 790.000 persone utilizzano i servizi del noleggio a lungo termine, 94.000 quelli del noleggio a breve termine e oltre 19.000 il car sharing”. È quanto emerge dal 17° rapporto redatto da Aniasa, l’ Associazione che all’interno di Confindustria rappresenta il settore dei servizi di mobilità (noleggio veicoli a lungo termine, rent-a-car, car sharing, fleet management e servizi di infomobilità e assistenza nell’automotive).

Analizzando nel dettaglio i dati, si nota che nel 2017 il settore del noleggio veicoli ha registrato un fatturato in aumento del 7,7% (oltrepassati di slancio i 6 miliardi di euro), con un volume di immatricolazioni che ha raggiunto l’incidenza del 22% sul mercato nazionale. “Anche i dati relativi al primo trimestre del 2018 confermano la forte crescita del settore, con un aumento del 16% del giro d’affari, una flotta salita a 936 mila unità e il nuovo boom delle immatricolazioni, balzate da 154.000 a 172.000 unità”, si legge in una nota ufficiale. Inoltre, nel cumulato trimestrale per la prima volta il settore è arrivato al 27,5% dell’intero mercato nazionale: significa che oltre 1 auto su 4 è immatricolata a noleggio.

Cifre catalizzate dal volano del super-ammortamento del 2017, ma anche da domanda turistica e di mobilità business, rinnovo ed ampliamento delle flotte aziendali, nuova clientela nell’area delle micro imprese e dei professionisti, senza dimenticare il cosiddetto noleggio mid-term (la disponibilità di veicoli da un paio di mesi ad un anno). I privati che hanno già scelto di rinunciare all’auto di proprietà affidandosi al noleggio sono circa 30 mila: un numero limitato dall’assenza di particolari agevolazioni fiscali, come quelle previste per le aziende.

“Stiamo vivendo un cambiamento epocale negli scenari di mobilità cittadina, turistica e business del nostro Paese, guidato da tre elementi chiave: condivisione, connettività e sostenibilità”, dichiara il Presidente ANIASA – Massimiliano Archiapatti, “Una graduale evoluzione che testimonia il nostro nuovo modo di muoverci e che sta accompagnando gli italiani verso un utilizzo più intelligente dell’auto, verso forme di mobilità a consumo”.

Lo scorso anno il car sharing ha evidenziato una significativa crescita del numero di utenti: sono aumentati sia gli iscritti ai servizi offerti dai singoli operatori (1.300.000, +21% vs 2016), sia quelli realmente attivi (820.000 con almeno 1 noleggio negli ultimi 6 mesi), che sono saliti del 38% rispetto al 2016. Milano e Roma si confermano le città in cui l’auto condivisa è maggiormente diffusa, rispettivamente, con 3.100 e 2.100 vetture in flotta, seguite a ruota da Torino e Firenze. Il cliente d’elezione? In media un uomo di 36 anni, che utilizza omogeneamente il servizio durante la settimana e nelle diverse fasce orarie della giornata, per una durata media di 31 minuti, con 7 km di percorrenza.

“Il prossimo Governo può accelerare il progresso in atto, rimettendo in agenda la revisione del Codice della Strada, ancorato ad una mobilità anni ’80 che, non contemplando la sharing mobility, rischia di frenarne la diffusione”, continua Archiapatti. “È fondamentale un cambio di marcia, anche promuovendo motorizzazioni più ecologiche e reti infrastrutturali di connessione, che facilitino spostamenti e trasporti a beneficio del sistema Paese”.

Articolo originale ilfattoquotidiano.it

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